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Margueritte, Paul.

Scrittore francese. Aderì inizialmente al Naturalismo, adottandone i canoni di oggettività impersonale nel romanzo La confession posthume (1886), che seguì il volume d'esordio Mon père (1884), dedicato al padre. Negli anni successivi si staccò dal movimento, firmando con Guiches, Descaves, Rosny e Bonnetain il Manifesto dei cinque apparso su "Le Figaro" del 18 agosto 1887, che segnava la rottura definitiva con Zola de La Terra. Tuttavia le sue opere migliori rivelano una profonda adesione alla concezione naturalista dell'arte e della letteratura, e in particolare al realismo dei Gouncort, pur nell'apertura a influenze di vario genere, prima fra tutte quella della letteratura russa: La force des choses (1890); La tourmente (1893); L'essor (1896). A partire dagli ultimi anni dell'Ottocento e fino al 1908, M. collaborò con il fratello Victor, con il quale realizzò un ciclo di quattro romanzi storici: Une époque (1898-1904), Les deux vies (1902), Zette (1903), Sur le vif (1906). Le ultime opere affrontano temi pacifisti e di carattere umanitario: La flamme (1909), Pour toi, patrie! (1918), L'album secret (1922, postumo) (Laghouat, Algeria 1860 - Hossegor 1918).